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Il Bambino venuto dal Fiume
4-6 Anni
Brevi
Classiche
⏱️ Tempo di lettura: 5 minuti
In un tranquillo villaggio giapponese, incastonato tra colline verdi e risaie dorate, vivevano un vecchio taglialegna e sua moglie.
Non avevano figli, ma il loro amore era grande e la loro casa, per quanto semplice, era sempre piena di calore.
Un giorno, mentre la donna lavava i panni al fiume, vide qualcosa galleggiare sull'acqua. Si avvicinò e con stupore scoprì che si trattava di una pesca enorme,
lucida e profumata come nessuna vista prima. Con molta fatica, la raccolse e la portò a casa per condividerla con il marito.
Quando la tagliarono, con l’intenzione di mangiarla, accadde un miracolo: dalla pesca emerse un bambino, forte e sorridente.
I due anziani non credevano ai loro occhi. Il bambino parlò: «Sono un dono degli spiriti per il vostro cuore gentile. Chiamatemi Momotaro, il figlio della pesca. »
Momotaro crebbe sano, coraggioso e rispettoso. Amava ascoltare le storie degli anziani e aiutava i contadini. Ma un giorno sentì che dall’isola degli Oni –
orchi selvaggi e crudeli – venivano saccheggi e rapine. Rubavano riso, kimono, utensili sacri. Momotaro decise di partire per fermarli.
Prima di partire, la madre gli preparò dei kibidango, dolcetti di miglio. «Ti daranno forza e spirito,» disse.
Lungo la strada, Momotaro incontrò un cane affamato. «Dove vai, giovane ragazzo?» chiese il cane. «Vado a combattere gli Oni. »
«Se mi dai un dolce, ti seguirò. » Così fece. Poco dopo incontrarono una scimmia e un fagiano, anch'essi desiderosi di unirsi.
Il viaggio fu lungo.
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